Nel futuro delle imprese ci sarà la tendenza a investire in collaborazioni esterne, ma anche in una maggiore comunicazione tra le funzioni aziendali interne. Cyber Security e Big Data rimarranno tra i maggiori investimenti ICT di piccole e medie imprese, così come di aziende di dimensioni più grandi
In questo articolo si parla di:
L‘innovazione parte dalle imprese che vogliono collaborare tra di loro per creare un connubio di competenze che sarà parte fondamentale della trasformazione digitale. La cooperazione tra start up, centri di ricerca e grandi imprese era già iniziata nel 2019, in tempi non sospetti e prima ancora della crisi sanitaria mondiale dovuta alla pandemia. Già in quegli anni si venivano a delineare i tasselli di obiettivi comuni e priorità specifiche di ciascun comparto industriale. Le PMI, ad esempio, come dimostra la ricerca del Politecnico di Milano – “INNOVAZIONE DIGITALE 2020: IMPRESE E STARTUP INSIEME VERSO L’OPEN COMPANY” hanno avuto come obiettivo principale quello di investire in consolidamento e sviluppo di ERP e CRM, mentre le grandi imprese convogliano le risorse ICT in Business Intelligence, Big Data e Compliance & Risk Management.
La collaborazione con enti di ricerca e sviluppo, ma anche con aziende non concorrenti che possano dare contributi interessanti per l’arricchimento di competenze e possibilità imprenditoriali, è uno dei trend previsti per gli anni a venire
Sostenere il cambiamento adottando stili di leadership diversi
Per le aziende di ogni dimensione, invece, è una priorità quella di ingaggiare sia i vertici che la popolazione aziendale di ogni livello, cambiando gli stili di leadership e adottando strategie di open innovation. Il futuro, in questo senso, pare viri nella collaborazione sempre più proficua tra aziende in grado di sostenere il cambiamento e organismi di ricerca e sviluppo. Un figura sempre più ricercata è quella dell’Innovation Manager, che convoglia competenze e capacità verso tali orizzonti.
LINUX E IL SOCIAL CODING: QUANDO LA COLLABORAZIONE PERMETTE RISULTATI INASPETTATI
Specializzare le proprie competenze da programmatore richiede di alternare momenti di formazione a prove su strada fatte con la collaborazione di professionalità e livelli di competenza diversi dai propri In questo articolo si parla di: L’apprendimento nel mondo del coding, così come il suo sviluppo collaborativo, aiuta ogni programmatore a tirare fuori il meglio delle…
JULIANA ROTICH: LA TECNOLOGIA INFORMATICA AL SERVIZIO DELLE POPOLAZIONI SVANTAGGIATE
Nel 2008 viene creato un software che consente di monitorare eventi ad alto rischio umanitario e ambientale. Ushahidi, questo il nome del programma open source creato da Juliana Rotich, apre nuove soluzioni per coniugare la tecnologia con attività di controllo su territori teatro di crisi climatiche e geo-politiche In questo articolo si parla di: Juliana…
TRASPARENZA E INTEROPERABILITA’ DEL DATO: LINKED OPEN DATA E VALORIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI DI PUBBLICO DOMINIO
Pubblica amministrazione e non solo. Gli Open Data rappresentano un patrimonio di valore stabile e dalle diverse potenzialità. Quello che contraddistingue tuttavia l’utilità di un dato, come aveva già intuito Tim Berners-Lee, è la sua interoperabilità con altri dati In questo articolo si parla di: I Dati Aperti, o Open Data, sono dati accessibili al…
Investire in prodotti e servizi innovativi
E il futuro? Grazie anche agli incentivi provenienti dal governo italiano – vedi PNRR – e dall’Europa, start up e imprese punteranno sempre più ad investire nel settore ICT – in particolar modo in ambito Cyber Security, Big Data e Analytics. L’approccio innovazione=resilienza verrà sperimentato anche nella progettazione di prodotti e servizi al passo con questa tendenza.
Fluidità di commistioni dentro e fuori l’azienda
La collaborazione con enti di ricerca e sviluppo, ma anche con aziende non concorrenti che possano dare contributi interessanti per l’arricchimento di competenze e possibilità imprenditoriali, è uno dei trend previsti per gli anni a venire. Accanto alla necessità di innovare servizi e prodotti, c’è quella di un maggior commitment da parte del top manager e una maggiore collaborazione interna tra diverse funzioni aziendali.
Author: Claudia Sistelli
© Riproduzione Riservata


Lascia un commento