TRASPARENZA E INTEROPERABILITA’ DEL DATO: LINKED OPEN DATA E VALORIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI DI PUBBLICO DOMINIO

Pubblica amministrazione e non solo. Gli Open Data rappresentano un patrimonio di valore stabile e dalle diverse potenzialità. Quello che contraddistingue tuttavia l’utilità di un dato, come aveva già intuito Tim Berners-Lee, è la sua interoperabilità con altri dati

I Dati Aperti, o Open Data, sono dati accessibili al pubblico e di libera consultabilità. Ma non sono tutti uguali: alcuni subiscono le restrizioni in fatto di diritto di acquisizione, utilizzo e diffusione. Gli Open Data di interesse pubblico – come ad esempio quelli della pubblica amministrazione — dovrebbero però avere, come caratteristica principale, la trasparenza e l’accessibilità al pubblico, quest’ultima di base per tutti i dati aperti. Le discipline che governano la produzione, la diffusione e l’utilizzo degli Open Data sono diverse – una di queste è la legislazione in fatto di Privacy – poi c’è l’Open Governement, che si occupa in maniera specifica dei dati circolati e resi di dominio pubblico da parte degli organi di potere a qualsiasi livello, con l’obiettivo di garantire una trasparenza nei processi non solo di manipolazione dei dati, ma anche dell’operato svolto da tali enti governativi.

“I Linked Open Data aiutano le PA e il territorio dove esse operano a trarre valore dalle informazioni, coinvolgendo in questo processo tutti i dipartimenti e le figure professionali interessate”

Il Dato Aperto: vantaggi superiori quando è collegato ad altri dati

A prescindere dalla trasparenza e dall’esattezza del dato condiviso con il pubblico, l’utilità dello stesso viene amplificata quando esso può essere arricchito e paragonato con altri dati. In tal modo tali dati possono avere un potente impatto sulla comunità. Per quanto riguarda le PA e tutti gli attori dei processi aziendali ad esse collegate, il vantaggio è di tipo tecnico-operativo, economico, sociale, culturale e infine politico, poiché, in tale caso, aiuta a prendere decisioni informate.

L’impatto degli open data può dunque incidere molto quando si tratta di pubblica utilità, sul territorio e sulla vita dei cittadini.

Ma quali sono le caratteristiche del dato aperto e collegato?

Come spiega Tim Berners-Lee nella sua scala dei livelli di accessibilità dei dati, possiamo classificare i dati aperti secondo 5 livelli. Le caratteristiche del livello successivo si vanno ad aggiungere a quelle del livello precedente.

Primo livello: open data grezzi, la cui caratteristica principale è che sono accessibili al pubblico

Secondo livello: open data che possono essere elaborati e strutturati tramite una macchina, come ad esempio i dati excel

Terzo livello: open data che non appartengono a piattaforme proprietarie, ad esempio i dati csv

Quarto livello: open data che posseggono una identificabilità univoca in formato RTF, con una sintassi che permette di identificarli in maniera univoca. Ogni dato ha proprietà descritte con etichette standard.

Quinto livello: open data che hanno link ad altri dataset ai quali si possono collegare. Questa caratteristica consente al dato di essere arricchito con metadati e dataset incrociati. A questo punto parliamo di Linked Open Data.

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Linked Open Data per progredire insieme all’etica del valore dei dati personali

I Linked Open Data aiutano le PA e il territorio dove esse operano a trarre valore dalle informazioni, coinvolgendo in questo processo tutti i dipartimenti e le figure professionali interessate – funzionari, dipendenti, dirigenti, decision makers – nonchè le aziende private e pubbliche che vengono a contatto con tali processi.

In un momento in cui le norme stringenti sul valore della Privacy hanno un effetto regolatore sulla diffusione dei dati personali e sensibili, i Linked Open Data rappresentano un esempio di possibile soluzione per coniugare informazione, etica e progresso tecnologico.

Author: Claudia Sistelli

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