DAI FILM ALLE STORIE DI FANTASCIENZA: I PRIMI ESEMPI DI REALTA’ VIRTUALE NEL CINEMA

La Realtà Virtuale è legata per forza di cose all’Intelligenza Artificiale. I motivi sono più banali di ciò che possono apparire e fanno parte del legame senza tempo che lega l’uomo alla macchina

In questo articolo si parla di:

La realtà virtuale esiste o non esiste come quella reale? A questo interrogativo hanno provato a rispondere vari studiosi e protagonisti della storia della tecnologia e di altre discipline, soprattutto con l’arrivo di una conformazione dell’industria con una massiva presenza della macchina, che uscì nel tempo fuori dall’ambito strettamente lavorativo e istituzionale e si presentò come una componente fondamentale della vita quotidiana del mondo cosiddetto civilizzato.

I primi esempi di realtà virtuale negli anni ‘60: il Cinema Esperienza e il video a 5 sensi

Abbiamo esempi significativi di realtà virtuale già negli anni ‘60, attraverso l’arte cinematografica e la narrativa di fantascienza. Il Cinema Esperienza di Morton Heilig costituì un prototipo di realtà virtuale con il dispositivo meccanico Sensorama del 1962, dove i film venivano proiettati per introdurre lo spettatore nella realtà della pellicola visualizzata. Oltre all’esperienza del video, che in sé racchiude immagine e sonoro, anche gli altri sensi umani venivano coinvolti: olfatto e tatto, al fine di produrre una realtà virtuale nella quale potersi immergere con più mezzi a disposizione rispetto a quelli offerti dal solo video.


La Spada di Damocle: dal film al visore rudimentale

A livello di strumentazione, nel 1969 Ivan Sutherland crea il primo sistema di realtà virtuale con visore, un dispositivo di interfaccia che permetteva all’utente di sperimentare una realtà alternativa. Il visore, rudimentale nella sua fattispecie, pesante e con una grafica basica ispirò il nome che venne dato all’apparecchio: la Spada di Damocle. Nome non casuale, dato che una pellicola italiana del 1958, aveva anch’essa questo titolo. “La Spada di Damocle”, film diretto da Vittorio Cottafavi, narra la storia di un gruppo di nobili che per divertimento, nelle atmosfere di una casa signorile, si immedesimano in attori per allietare le ore. Tra gli ospiti della casa c’è una sarta che viene a sapere che il suo promesso sposo è già coniugato. Per vendetta, ella fa si fa assumere come cameriera nella casa dell’uomo.

“L’Aspen Movie Map è un software che simula virtualmente Aspen, una cittadina del Colorado e consente agli utenti di camminare per le vie della città attraverso delle prospettive diverse”

Nella cittadina di Aspen grazie a un software: L’Aspen Movie Map del MIT

Nella realtà, anni dopo, precisamente nel 1977 viene costruito dal MIT un apparecchio – l’Aspen Movie Map un software che simula virtualmente Aspen, una cittadina del Colorado. Agli utenti era consentito camminare per le vie della città attraverso delle prospettive diverse: in modalità poligonale bidimensionale e tridimensionale. Tuttavia, le tecnologie ancora non permettevano di poter godere di una grafica paragonabile a quella dei nostri giorni.

REALTA’ AUMENTATA: NON SOLO ESPERIENZA UTENTE AMPLIFICATA

Dal Gaming fino all’Healthcare, la Realtà Aumentata inizia con l’esperienza utente ma non termina con essa. Tutti i settori commerciali sono interessati da questa tecnologia in forte ascesa In questo articolo si parla di: La Realtà Aumentata entra a pieno titolo tra le tecnologie che integrano innovazione e nuove modalità di commercio. Prodotti, servizi e…

Keep reading

IL TEOREMA DI BELL E IL NOBEL PER LA FISICA AGLI SCIENZIATI CHE HANNO CONTRIBUITO A PORRE LA SCIENZA COME STRUMENTO SENZA CONFINI

Il conflitto teorico esposto nel Paradosso “Einstein – Podolsky – Rosen” spiegato dagli scienziati che hanno ricevuto il Nobel per la Fisica 2022: il francese Alain Aspect, l’americano John F. Clauser e l’austriaco Anton Zeilinger In questo articolo si parla di: Nel 1964 l’articolo che espone il Teorema di Bell – “Il Paradosso Einstein-Podolsky-Rosen” -…

Keep reading

Il romanzo manifesto di Ben Bova

Se la tecnologia ancora non riesce a riprodurre una realtà virtuale di livello elevato, la narrativa fa invece passi da gigante anni prima con il racconto The Duelig Machine di Ben Bova del 1963, pubblicato nel 1969 come romanzo. La storia è quella di una macchina che è capace di ricreare una realtà virtuale nella quale due nemici sono in grado di duellare – fino alla morte – senza avere conseguenze fisiche nella vita reale.

Author: Claudia Sistelli

© Riproduzione Riservata

Lascia un commento