Ernesto Damiani è una tra le più influenti personalità che si occupano di Big Data In Italia. Fin dai tempi della diffusione di internet, avvenuta su scala europea negli anni ’90, studia il comportamento dei dati sul web e la loro gestione quando si tratta di privacy e sicurezza
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Il 30 aprile 1986 avviene in Italia il primo collegamento Internet. Dopo Norvegia, Regno Unito e Germania, l’Italia fu in quarto paese a connettersi alla rete, grazie al Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico presso l’Università di Pisa. Ernesto Damiani, informatico classe 1960, contribuì alla diffusione dell’utilizzo di internet in Italia e allo studio delle discipline ad esso collegate, come la sicurezza in rete, gli ecosistemi blockchain e i Big Data.
La diffusione di Internet: dalle comunità scientifiche al pubblico
Gli anni novanta, così come la prima decade degli anni 2000, furono determinanti per la scolarizzazione dello strumento internet non solo all’interno della comunità scientifica e le associazioni governative, ma piuttosto in un contesto sociale più ampio e diversificato, che arriverà, dopo circa 60 anni di tentativi – (la prima prototipazione del linguaggio internet avvenne negli anni ’60) – ai giorni nostri come mezzo di comunicazione potenzialmente globale.
Il confine tra pubblico e privato che permane come focus sul quale intentare possibili soluzioni di mediazione è stata una delle tematiche più discusse durante il passaggio tra l’utilizzo di internet per finalità di pubblica utilità – come avveniva in passato – e per finalità personali.
Big Data e sicurezza per l’afflusso di informazioni su Internet
Fin dalla sua ascesa in Italia, Ernesto Damiani, all’epoca giovane professore a contratto presso l’Università di Verona e poi dal 1995 professore all’Università degli Studi di Milano, concentrò i suoi studi sulla tematica internet e le categorie di discipline ad esso connesse, pubblicando diversi libri su questi argomenti e più di 400 articoli a tematica Big Data, Blockchain, sicurezza informatica e Internet nei suoi diversi aspetti.
L’importanza dei Big Data, come prodotto di un flusso di informazioni infinito come quello che genera la rete Internet, è stata tra le argomentazioni più dibattute da Damiani, che nel 2016 riceve dall’Institute National des Sciences Apliquees di Lione il dottorato honoris causa per i suoi contributi alla ricerca e alla didattica sui Big Data. Il confine tra pubblico e privato che permane come focus sul quale intentare possibili soluzioni di mediazione è una delle tematiche più discusse durante il passaggio tra l’utilizzo di internet per finalità di pubblica utilità, come avveniva in passato – e per finalità personali. La protezione dei dati circolati online si configura quindi, allora e ancora oggi con le recenti norme sui coockies, una priorità quando il mezzo potente della rete è inserito in infrastrutture ad accesso libero.
Come governare i dati? Nuovi modelli di ecosistemi di blockchain
Nel recente libro di Ernesto Damiani Trust Models for Next-Generation Blockchain Ecosystems – vengono discussi i modelli di fiducia per gli ecosistemi Blockchain di prossima generazione. Il testo fornisce una panoramica esaustiva sui vari fattori di fiducia che vengono coinvolti durante la generazione dei dati sul web: sicurezza, anomizzazione, reputazione e governance. Qual è il modello di fiducia da adottare nelle reti blockchain? E quali sono quelli su cui porre una prospettiva per abilitare una rete libera ma sicura? Questi e altri interrogativi vengono posti, con un particolare risalto all’integrazione di tecniche tradizionali e sperimentali di governance dei dati.
Nel 2015, durante l’International Conference on Open Source Systems tenutasi a Firenze, al quale prende parte e collabora anche Damiani, vengono selezionati e presentati 16 documenti su differenti risorse tematiche, tutte riguardanti le tecnologie Open Source. Attraverso casi studi o ed esempi si arriva a proposte di adozione sull’utilizzo di risorse aperte e sull’impatto che esse trasmettono in prima e in seconda battuta sul tessuto sociale ed economico di un paese, comprese le questioni legali e interrogativi etici ed intellettuali.
L’attività di Ernesto Damiani al CINI
L’attività di Ernesto Damiani sulla rete e sui meccanismi di gestione e manipolazione dei dati lo porta, nel maggio del 2019, a divenire – succedendo Paolo Prinetto – Presidente del Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI), che ha l’obiettivo di monitorare l’attività scientifica, la ricerca e l’innovazione in ambito nazionale e internazionale, gestendo Laboratori che operano su tutti i principali settori di tale disciplina, come Intelligenza Artificiale, Big Data e Cyber Security.
Author: Claudia Sistelli
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