Agid ha intrapreso il trasferimento del patrimonio IT pubblico dalle piattaforme tradizionali al Cloud, mentre Azure crea nuovi strumenti per la comunicazione tra i sistemi digitali nel settore sanitario. Il Cloud diventa un canale di elezione per la fruizione dei servizi di pubblica utilità.
Il 1° aprile è in arrivo una novità che coinvolge le pubbliche amministrazioni. Si tratta dei contratti di acquisizione di servizi in Cloud, che potranno, a partire da questa data, essere stipulati solo se presenti nel Catalogo dei servizi Cloud qualificati per la Pa (pubblica amministrazione). I fornitori di servizi Ict che prevedono anche Cloud dovranno provvedere quindi a intraprendere una serie di operazioni che le guideranno verso il raggiungimento della qualifica necessaria ad entrare nel catalogo. L’introduzione di una gestione più assertiva delle risorse Cloud pubbliche arriva insieme alla crescente diversificazione dei servizi dedicati ai beni pubblici.
Intelligenza artificiale e Cloud per Pubblica Amministrazione e Sanità
Cloud First –così si chiama il progetto di Agid per la Pubblica Amministrazione – rientra nel Piano triennale per l’Informatica Pubblica 2017 – 2019 e ha l’obiettivo di inserire in maniera progressiva il patrimonio IT pubblico nel Cloud. Tutto ciò sarà possibile grazie a strumenti tecnici e di governance messi a disposizione dal Team Digitale di Agid.
Il Cloud come facilitatore della gestione di servizi e risorse viene in aiuto anche al settore sanità (pubblica e privata) grazie a Microsoft, che da poco ha immesso sul mercato intelligenza artificiale e Cloud al fine di agevolare la comunicazione e trattamento dei dati sensibili e l’operatività di strumenti di diagnosi e cura. Protagonista è il Cloud di Api Azure, che condivide i dati per far dialogare tra loro i sistemi sanitari digitalizzati, che vengono conservati nel Cloud Azure. Il prodotto si chiama Healt Recording Sharing ed è una modalità di movimentazione dei dati che utilizza l’intelligenza artificiale. L’integrazione dell’intelligenza artificiale nella tecnologia Cloud, insieme alla Machine Learning e Data Analytics è infatti una della ultime frontiere dell’evoluzione dei servizi disponibili dalla gestione virtuale dei dati.
Azure, leader insieme a AWS nel cloud computing abbraccia il concetto Cloud First introdotto da Agid nel contesto degli obblighi per i fornitori di servizi in Cloud. Cloud First mira a migliorare l’efficienza dei sistemi Ict e la sicurezza nella manipolazione dei dati sensibili e a quelle destinati all’analisi. Agid, l’Agenzia Digitale per l’Italia, favorisce in questo senso l’apertura della pubblica amministrazione al mercato libero e un aspetto molto importante in questo processo: una riduzione del rischio “vendor lock-in”, nel quale si crea un rapporto di dipendenza tra fornitore di servizio Cloud e azienda.
Azure e il Cloud che permette l’apertura a un mercato più libero ed equo
Flessibilità e scalabilità sono infatti due prerogative importanti dei servizi forniti dal Cloud, permettendo di acquistare anche solo un ristretto range di servizi necessari e di mantenere autonomia nella gestione degli stessi. Controllo dei costi, del legame commerciale, delle prestazioni, insieme ad una maggiore sicurezza e protezione dei dati sono le qualità che più incidono sull’apertura ad un mercato dei dati più equo e libero. Non caso, tra le competenze che stanno prendendo piede tra le aziende Ict troviamo proprio quelle che includono l’utilizzo delle infrastrutture e piattaforme Cloud.
Per conoscere meglio le funzionalità Cloud di un provider più quotati il 20 febbraio a Roma abbiamo partecipato ad un workshop rivolto alle aziende che si occupano di outsourcing di servizi Ict organizzato da Microsoft Italia con la collaborazione di Information Workers Group. Azure, la piattaforma Cloud di Microsoft, è stata il fulcro di questo evento dal nome “Costumer Immersion Experience: Microsoft Azure”. Ne è emersa l’importanza di una tecnologia, quella Cloud, che permette alle aziende di ridimensionare e valorizzare al meglio le risorse utilizzate per archiviazione, sviluppo software, analisi e business intelligence. Abbiamo infine individuato le prestazioni più utili di Azure e cercato di comprendere il complesso meccanismo che si traduce nella migrazione di dati, funzioni e piattaforme fisiche nel sistema virtuale della rete.
Author: Claudia Sistelli
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