Specializzare le proprie competenze da programmatore richiede di alternare momenti di formazione a prove su strada fatte con la collaborazione di professionalità e livelli di competenza diversi dai propri
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L’apprendimento nel mondo del coding, così come il suo sviluppo collaborativo, aiuta ogni programmatore a tirare fuori il meglio delle proprie competenze al fine di portare avanti il progetto. L’imparzialità nel fornire un feedback non ha un ritorno personale se non una finalità più lungimirante e complessa che è la chiave del social coding.
Apprendimento continuo: lo sviluppo del codice e il social coding
Poiché l’apprendimento continuo e la sua applicazione è la chiave per quando riguarda lo sviluppo del codice, la condivisione si rivela un modo per aiutare la propria professione e anche la stabilità e le performance del linguaggio di programmazione.
Condividere dunque, ma perché? In fase di debug evita le sequenza ripetuta di errori. C’è uno scambio di competenze e un ricambio di soluzioni allo stesso problema, il che rende più scorrevole il lavoro.
Energie per arrivare a soluzioni differenti
Infine, condividere il proprio lavoro da programmatore evita il burn out delle energie necessarie per non sovraccaricare il lavoro e concentrarsi su intuizioni importanti per la messa a punto del progetto.
“C’è una larga fascia di utenza e professionalità che sviluppa le proprie competenze con piattaforme che coprono circa il 40% del mercato globale“
L’Open Source di Linux
La codifica collaborativa può essere espletata in vari modi, e uno di questo è attraverso un linguaggio di programmazione Open Source come Linux. Le infrastrutture tecnologiche mirano ad uno sviluppo verticale in maniera diversa: da una parte l’iper-specializzazione delle piattaforme con progetti interni e chiusi ad un numero limitato di operatori, dall’altra una larga fascia di utenza e professionalità che sviluppa le proprie competenze con piattaforme che coprono circa il 40% del mercato globale e che mirano a rendere più fluido il panorama IT globale.
JULIANA ROTICH: LA TECNOLOGIA INFORMATICA AL SERVIZIO DELLE POPOLAZIONI SVANTAGGIATE
Nel 2008 viene creato un software che consente di monitorare eventi ad alto rischio umanitario e ambientale. Ushahidi, questo il nome del programma open source creato da Juliana Rotich, apre nuove soluzioni per coniugare la tecnologia con attività di controllo su territori teatro di crisi climatiche e geo-politiche In questo articolo si parla di: Juliana…
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Author: Claudia Sistelli
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