LA BATTERIA CHE SI RICARICA DA UN CIANOBATTERIO: LA SFIDA DEL RICERCATORE PAOLO BOMBELLI

Dalla natura alla tecnologia una ricarica per le batterie. Il ricercatore Paolo Bombelli sperimenta le potenzialità di una microalga per accumulare energia

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La batteria, dispositivo che ha la funzione di azionare strumenti elettronici senza l’uso di corrente elettrica – e che in molte situazioni di emergenza fa ancora la differenza per quanto riguarda l’utilizzo di apparecchi vitali per la sopravvivenza – dopo aver effettuato il suo upgrade da batteria primaria a batteria secondaria, adesso potrà forse diventare una batteria a cianobatterio.

La batteria ricaricabile

Prodotta in molte versioni, la batteria ricaricabile può essere definita un accumulatore di energia per mezzo di una reazione elettrochimica reversibile. Essa è capace di generare diversi megawatt, con l’utilizzo di elettrodi ed elettroliti di diverse combinazioni di materiali e minerali come piombo, nichel, cadmio, zinco, aria, metalli di litio.

La batteria ricaricabile può essere rigenerata nella sua capacità di distribuire energia attraverso la corrente elettrica, mediante tensione elettrica dei morsetti e alla capacità elettrica.

La fotosintesi del cianobatterio per produrre energia

il cianobatterio Synechocystis, in grado di vivere in condizioni sia di luce che di oscurità, è particolare per la sua capacità di crescere e adattarsi all’ambiente attraverso glicolisi e fosfolirazione ossidativa. Il processo è regolato da un orologio circadiano, nel quale il cianobatterio anticipa le transizioni della luce in oscurità.

“La batteria ricaricabile può essere definita un accumulatore di energia per mezzo di una reazione elettrochimica reversibile. Essa è capace di generare diversi megawatt, con l’utilizzo di elettrodi ed elettroliti”

La ricerca di Paolo Bombelli

Il team di ricerca di Paolo Bombelli dell’Università di Cambridge, come appare sulla rivista Energy and Enviromental Science, ha presentato un accumulatore di energia che raccoglie energia dal sole per mezzo della fotosintesi del Synechocystis, che si interfaccia con un elettrodo di alluminio, il quale alimenta per diversi mesi un microprocessore. Il meccanismo biotecnologico ha funzionalità simili a quelli di una batteria tradizionale, ma è fatto di materiale biologico, tramite la coltivazione di microalghe.

Author: Claudia Sistelli

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