Quest’anno Sap Italia festeggia 30 anni di carriera e ha deciso di celebrare la ricorrenza con un evento tanto atteso dagli addetti ai lavori: il Sap Now 2018. Nato come Sap Forum, la manifestazione ha avuto luogo il 18 ottobre a FieraMilanoCity e ha presentato le trasformazioni della piccola media impresa di fronte ai traguardi della Business Application
Il motore di questa trasformazione, come ha spiegato Luisa Aurienti, AD di Sap Italia – nello speaking di apertura – è la mole dei dati plasmati dalle tecnologie intelligenti. Proprio di Impresa Intelligente si è parlato infatti nella carrellata dei diversi show cases susseguitosi durante l’evento, dove la piccola e media impresa italiana in questi ultimi trent’anni ha brillato, con oltre l’80% di presenze tra i clienti di Sap Italia, immersi nel bacino di più di 100.000 aziende che rappresentano il mercato internazionale.
Le aziende cercano una soluzione per far convivere persone e sistemi informativi
Ma cosa cercano di più le aziende italiane che hanno bisogno di sviluppare la propria Control Tower? Prime fra tutti spiccano l’intelligenza artificiale e la machine e-learning per la logistica, argomento molto critico per il settore del retail, ha spiegato Aurienti. La convivenza tra risorse umane e sistemi informativi è invece una tematica che si fa sempre più incalzante, soprattutto dopo l’introduzione dell’intelligenza artificiale nei sistemi di recruitment aziendali.
A parlare di questo argomento è stato, durante lo speaking “Made in Italy, Made In Digital”, Giacinto Tenaglia, HR & IT Manager di GELDI. Tenaglia parla della risoluzione del paradigma Tecnologia, Processi e Persone come la vera innovazione messa in atto dalla Business Intelligence. L’obiettivo è quello di riscrivere questo processo delicato per renderlo operabile da Sap. Intanto, la filiale italiana del colosso tedesco ha presentato a Sap Now una soluzione per operare nel comparto recruiting capace di superare i pregiudizi nel processo di selezione del personale tipici dell’intelligenza umana.
Delegare poteri e competenze per mettere in atto la rivoluzione digitale
La digitalizzazione di per sè comporta un fenomeno di delegazione dei compiti molto chiaro, dove la compartimentazione dei settori di competenza viene esplicata anche grazie all’abbattimento delle barriere culturali e della diffusione dell’informazione digitale.
“E’ necessario accettare di perdere le redini del controllo della propria azienda e delegare i poteri all’esterno”, afferma Paolo Galassi, Presidente A.P.I. In questo senso una revisione della cultura aziendale è necessaria per mettere in condizione le imprese di agganciare il mercato internazionale.
Il mercato italiano oltre frontiera. Il caso di Subito.it
Il mercato europeo viene ancora visto dalla piccola e media impresa italiana come “straniero” e poco accessibile, spiega Galassi, soprattutto per un limite di origine socio-culturale. In questo la tecnologia concede un significativo contributo alle aziende di ogni dimensione. E’ il caso di Subito.it, prodotto web italiano di annunci di vendita e scambio del gruppo norvegese Schibsted.
La piattaforma di annunci nasce infatti fuori frontiera come giornale cartaceo. Visto il grande successo ottenuto con il pubblico, ne viene realizzata anche la versione online. A questo punto l’azienda inizia un percorso di ramificazione del business a livello europeo ed è qui che entra in gioco, nel 2007, Subito.it. “Eravamo in 5 e oggi siamo in 250”, spiega Giuseppe Mauri, oggi Ceo di Subito.it. La nostra crescita è frutto di una distribuzione capillare di start-up nel territorio europeo, dove la digitalizzazione dei sistemi di gestione aziendale ha avuto un ruolo chiave.
L’impresa intelligente: sostenibilità e innovazione capillare
L’investimento in tecnologia è ancora in salita, soprattutto per quanto riguarda l’ambito CRM. Grazie al digital, come spiega Adriano Ceccherini, General Business Director di SAP Italia, la dimensione dell’azienda non è più un problema quando si tratta di mettere all’opera le nuove tecnologie. Il digital ha, in questo senso, diminuito le differenze tra piccola e grande impresa, ma deve anche essere una spinta per una ricollocazione intelligente dei saperi e delle competenze. “Far crescere l’innovazione dal basso puntando sulla sostenibilità dei processi. Senza però farsi abbagliare dalla luce riflessa dell’innovazione tecnologica – perdendo in questo modo una visione d’insieme del percorso – lavorando in maniera armonica e non da solista”. E’ quanto afferma Virgilio Basilico, Global IT Manager di Vibram.
L’impresa intelligente, leit motiv del Sap Forum 2018, è un’impresa dove applicazioni di Intelligenza Artificiale, Machine Learning, IoT e BlockChain lavorano integrate con un’architettura aziendale già definita, ma dove il business digitale apre nuove strade verso gli orizzonti del nuovo mercato 4.0.
Author: Claudia Sistelli
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