La storia del computer è stata segnata dagli studi sulla Macchina Analitica di Charles Babbage nell’800, ma per una serie di fatalità non fu mai realizzata, ritardando forse di più di un secolo gli sviluppi e le ingerenze sulla società di un’intelligenza artificiale
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Il futuro del computer si giocò a ritmi serrati tra il 1700 e il 1800, quando nasce l’idea della macchina differenziale, un’apparecchiatura meccanica sviluppata per tabulare funzioni matematiche. Perché fu così decisivo l’apporto della macchina differenziale nella storia dell’informatica? Il motivo principale sta nella sua capacità di tabulare funzioni trigonometriche grazie alle funzioni polinomiali, il che permette di accedere ad una vasta gamma di calcoli matematici, alla base delle funzionalità dei moderni programmi informatici.
“Pare che sia il costo, particolarmente esoso, per la realizzazione della macchina – si parla di 17.470 sterline – sia un’opinione non favorevole rispetto all’utilità della macchina stessa dell’astronomo reale George Biddell Airy – incisero notevolmente sulla rinuncia a proseguire nella realizzazione del progetto da parte del governo britannico”
La Macchina Differenziale: l’inizio del sogno di Charles Babbage
Già nel 1786 l’ingegnere tedesco Johann Helfrich von Müller descrive l’idea della macchina differenziale, ma non ha la possibilità di metterla in pratica per mancanza di fondi economici. Quasi un secolo più tardi Charles Babbage propone una macchina che utilizza il sistema decimale, alimentata in modo meccanico tramite una manovella. Anche questa volta il progetto si volatizza nella pratica, perché il governo britannico inizialmente finanzia il progetto, ma poi taglia i fondi per continuare la progettazione del macchinario. Pare che sia il costo, particolarmente esoso, per la realizzazione della macchina – si parla di 17.470 sterline – sia un’opinione non favorevole rispetto all’utilità della macchina stessa dell’astronomo reale George Biddell Airy – incisero notevolmente sulla rinuncia a proseguire nella realizzazione del progetto da parte del governo britannico.

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L’evoluzione della Macchina Differenziale: la Macchina Analitica
Tuttavia, gli studi sulla macchina differenziale di Charles Babbage non si fermano. In contemporanea con la progettazione della macchina differenziale, Babbage lavora alla macchina analitica, una versione più evoluta della macchina differenziale che consente di eseguire compiti generici. Il progetto di questo nuovo macchinario permette a Babbage di migliorare anche la configurazione della macchina differenziale e di svilupparne una versione aggiornata tra il 1847 e il 1849.
La macchina analitica di Babbage segna un altro importante tassello per la storia dei computer e per quella di un’intelligenza artificiale. Lo scienziato è propenso a progettare una macchina in grado di effettuare calcoli generali sotto un pieno controllo automatico, come descrive nella nota pubblicata il 26 dicembre 1837 “On the Mathematical Power of the Calculating Engine”.
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I sogni di Babbage si spengono alla sua morte, nel 1871. La macchina analitica non fu mai realizzata. Ma le sue scoperte segnano un’importante traccia per la progettazione dei computer moderni, che vedono la luce più di cento anni dopo.
L’impronta di una scoperta fondamentale: il futuro alternativo nel libro “La Macchina della Realtà”
Le analisi storiche hanno opinioni differenti rispetto alle motivazioni che portarono al fallimento della realizzazione di un prototipo del moderno computer nell’800, cento anni prima del suo effettivo sbarco nella tecnologia di massa.
Un’idea di come la realizzazione della macchina analitica avrebbe potuto cambiare il futuro delle intelligenze artificiali possiamo averla nel libro di William Gibson e Bruce Sterling “La macchina della realtà” (The Difference Engine) del 1990. Il romanzo, di genere steampunk, delinea una storia di fantascienza, in cui in un passato alternativo la macchina analitica è riuscita a nascere non solo nelle idee di Charles Babbage e degli scienziati che ne promulgarono le qualità, come Ada Lovelace, ma anche nella sua realizzazione. Siamo nella Londra del 1855 e la macchina analitica, insieme alle novità introdotte dalla imminente Rivoluzione Industriale provoca un’anticipazione colossale delle conoscenze e dell’utilizzo delle intelligenze artificiali, che culmina, anticipandola di oltre un secolo, nella rivoluzione informatica.
Author: Claudia Sistelli
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